· La lettura è risultata interessante ed
oggetto di diverse riflessioni, anche perché il tema fondamentale del racconto,
definito “anatomia di un femminicidio” risulta, purtroppo, di grande attualità.
È sembrata proprio una possibile descrizione del punto di vista del carnefice,
che fa pensare al dramma che può vivere lui stesso e la vittima. Tutti gli
interventi si sono soffermati sulle motivazioni che hanno condotto il
protagonista del racconto, che si presenta sotto forma di lettera al giudice, a
compiere l’omicidio della povera Martine
· Dall’anaffettività totale del
protagonista, derivano conseguenze disastrose che portano il protagonista ad
una vera e propria patologia, la quale lo trascina in una discesa inarrestabile
in un abisso, che assume le forme di una grave psicosi. Simenon si sofferma
sulle situazioni precise, a partire dal contesto familiare, che hanno
contribuito a creare una personalità cosi disturbata, descrivendo una famiglia
disfunzionale caratterizzata da un padre “eccessivo”, alcolista ed assente,
madre possessiva ed invadente, in cerca di rivalsa sulle sue origini attraverso
il figlio; vedovanza e secondo matrimonio con una donna che non ama, scelta
determinata ancora dall’incapacità di opporsi alle convenzioni sociali, per tranquillità
e per acquisire prestigio sociale.
· Charles si accorge di aver perso la sua
“OMBRA”, ossia la sua interiorità, ia parte più interna e profonda di sé, che
crede di poter ritrovare con l’incontro di Martine, una ragazza fragile ed
indifesa. Con questa relazione capitata per puro caso, trova il terreno fertile
per convincersi di poter riempiere il suo vuoto e realizzare il suo desiderio
insano di fusione totale, di un amore che si può realizzare solo annientando
l’altro, negandolo come soggetto. E’ quindi incapace di gestire la relazione
con la ragazza, per la quale prova un amore malato ed “antropofago”: la spoglia
di qualsiasi tratto di personalità, la cancella, in un rapporto di totale
sopraffazione e di violenze arrivando ad ucciderla, perché non può possederla
fino in fondo, Addirittura non può accettare nemmeno il suo passato e tanto
meno che lei si emancipi in qualche modo da lui. L’evento tragico e finale si
compie quando la ragazza manifesta qualche tentativo di autonomia, e la
situazione diventa insopportabile per Charles, quando anche lei riesce a
provare piacere, espressione di una forma soggettività ed una libertà
inaccettabili per lui.
· È stato notato che iI fatti vengono
narrati e messi a nudo con uno sguardo onesto, laico e libero e che l’A.
squaderna una realtà terrificante, senza giudicare, né stigmatizzare: Simenon
racconta stando fuori ed è stato rilevato che probabilmente la vicenda parla
anche del suo rapporto con le donne.
· È un libro riuscito dal punto di vista
letterario, ma alla base c’è una concezione retriva della donna: o sottomessa
ed in aria di santità, o se libera, depravata. Suscita sgomento pensare che nel
2025 non è ancora cambiato molto.
Nessun commento:
Posta un commento