VALERIA PARRELLA
Valeria Parrella nasce
a Torre del Greco (NA) il 20 gennaio1974,cresce a Nocera
Inferiore (Salerno) dove si diploma presso il Liceo Ginnasio G. B.
Vico, studia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, laureandosi
in Lettere antiche con una tesi in glottologia. In seguito si
specializza come interprete della lingua dei segni.Vive a Napoli. Nel 2014 si sposa con il
regista Davide Iodice. Esordisce nel 2003 con la raccolta di
racconti Mosca più balena che le frutta il premio Campiello.
Scrive testi teatrali e collabora per la realizzazione di molte messe in scena.
Nel 2005 pubblica un'altra raccolta di racconti “Per grazia ricevuta” che entra
nella cinquina del Premio Strega. Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo “Lo spazio
bianco”, portato sul grande schermo dalla regista Francesca Comencini. Continua
a scrivere per il teatro. Collabora con La Repubblica e
con L'Espresso, cura la rubrica di libri del settimanale Grazia.
I suoi libri sono tradotti
in 11 lingue.
Qui sotto, si
elencano i punti, a volte contrastanti, relativi a due filoni: lo stile della scrittura e gli argomenti trattati
nel romanzo.
ALMARINA
Lo stile di questo romanzo di Valeria Parrella in generale è stato
valutato interessante, coinvolgente, anche se condizionato dalla stesura breve
e concisa. Ecco, in particolare, le riflessioni al riguardo:
lo stile è contraddistinto
da un flusso ininterrotto di pensieri e impressioni da parte della voce
narrante, volto (forse troppo) a esprimere le sue proprie sensazioni;
la scrittura, carica di
riferimenti personali, corre il rischio di chiudersi all'esterno;
lo stile conciso potrebbe
sembrare fin troppo semplice;
la scrittura, densa di
emozioni e sentimenti, può creare un effetto di empatia in chi legge;
la brevità: rischia la
superficialità e frettolosità di fronte alla molteplicità di temi trattati,
temi che meriterebbero più spazio e approfondimento;
la scrttura è
complessivamente gradevole e coinvolgente nonostante la gravità degli
argomenti.
Lo stile asciutto e
coinciso è efficace, evoca in modo significativo i modi attraverso i quali le
donne affrontano la vita.
Lo stile ha un andamento e
un tono passionale e generoso molto coinvolgenti.
In questo
romanzo i temi toccati sono tantissimi, ecco le riflessioni emerse al riguardo:
la scrittrice lancia come
fossero caramelle una varietà di temi che sono vere bombe, esponendoli con
apparente leggerezza;
nel romanzo sono esposti
tanti temi di denuncia della società che si relazionano con quelli che
attraversano l'interiorità dell'io narrante;
importante il tema della
solitudine che attraversa la vita di due donne: la protagonista, l'insegnante e
io narrante, e la ragazza detenuta a Nisida, Almarina, le loro vite provate
dalla solitudine e dalla tragedia si intrecceranno con esiti felici;
il mare che circonda Nisida
sembra evocare la speranza (pensiamo ai migranti che lo attraversano per
conquistare una vita migliore), il mare sembra inteso anche per i ragazzi
detenuti come attesa, opportunità di un futuro migliore;
interessante l'accento
messo sulla vita dei ragazzi rinchiusi a Nisida quando l'io narrante afferma
che dietro un ragazzo colpevole, che ha commesso qualcosa di male c'è sempre un
adulto colpevole;
molto bello il tema del
carcere minorile di Nisida proposto come baluardo contro le speculazioni
immobiliari di Napoli, importante portare alla luce la realtà del carcere in
generale;
bello, anche il tema del
lavoro di insegnamento nel carcere: l'insegnante con la sua opera paziente
pezzo a pezzo aggancia i ragazzi e apre loro spiragli per una vita diversa;
belle le immagini dei
ragazzi che giocano a calcio, rimanda a un'immagine di ragazzi normali;
il carcere con il suo tempo
sospeso evoca il tempo odierno, condizionato dalla pandemia e da un senso di sospensione
dell'esistenza;
tema fecondo della
rinascita, rinascita di Almarina e dell'io narrante; Il desiderio della rinascita appare come tema
principale.
Libri e altro segnalati nel corso della riunione:
·
Einaudi, Luigi Manconi e
Federica Graziani: Per il tuo bene ti mozzerò la testa (2020).
·
“A buon diritto” è
un'associazione sui temi dei diritti e delle libertà trascurati.
“Fine pena ora” di Elvio Fassone, Sellerio
·
Trasmissione “Lezioni di
antimafia” di Radio Popolare con un intervento di Lucia Castellano, direttrice
generale al ministero della Giustizia, già direttrice del carcere di Bollate.
Titolo della lezione: «Carcere dei diritti e pena scontata sul territorio:
costruire sicurezza sociale». La lezione si è svolta il 22 febbraio 2021 in
streaming sui canali YouTube di Radio Popolare e della Scuola Caponnetto,
recuperabile in podcast.
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