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2021-10-12 Una Domenica di Fabio Geda

Nel gruppo ci sono state differenti posizioni riguardo al romanzo. Si può dire che ci sia stata una vera polarizzazione nei commenti di chi lo ha apprezzato e di chi al contrario detestato o quasi. Voce narrante è Giulia, una delle figle del protagonista, ingegnere pensionato e vedovo da otto mesi che vive solo in una grande casa. Al centro della narrazione, una giornata, una domenica, che si snoda tra un pranzo di famiglia mancato e un incontro inaspettato. Questa giornata sarà occasione di rievocare ricordi, impressioni, bilanci e sarà il ponte verso l'approdo e l'epilogo.

 

Commenti positivi

“Una domenica” nel suo complesso è un romanzo dolce, tranquillo che prende il lettore piano piano e lo fa entrare quasi in punta di piedi nella vicende e nelle dinamiche della famiglia del protagonista. L'autore è stato capace in poche parole di tratteggiare con efficacia i caratteri dei personaggi. Tra i personaggi bisogna annoverare anche la”casa” che gioca un ruolo e rimanda al tema delle radici e del ritorno. L'autore trasmette in questo senso un bel messaggio sull'importanza delle origini di tutti e della fedeltà a esse.

Il romanzo arriva come una boccata d'aria fresca. Tocca tanti lati umani, scrive con delicatezza di buoni sentimenti. Interessante la descrizione delle relazioni interpersonali caratterizzate da un approccio, tipico dei piemontesi e torinesi, laconico ma non per questo superficiale.

L'autore racconta una storia domestica, fatta di piccoli gesti quotidiani, che sollecitano tante corde della storia personale di ognuno.

 

Commenti negativi

L'autore che aveva scritto “Nel mare ci sono i coccodrilli”, che fu un vero successo, con questo libro propone un quadretto povero, una storiella di buoni sentimenti provvista di happy end. Genera quasi fastidio questa riduzione semplicistica della vita.

Non suscita emozioni, lascia freddo chi lo legge e questa è una grave carenza.

Il romanzo sembra mancare di pathos.

Alcune parti appaioni inutili come per esempio il racconto al bar con l'uomo vedovo che rimpiange la sua compagna.

Il libro è povero, non ci sono contenuti. Manca una tensione ideale, una visione sul mondo, una presa di posizione, elementi che sono propri dei doveri di scrive, di chi compie un lavoro intellettuale. Nel romanzo non c'è nulla di pregnante.

La stessa scrittura appare scarna, quasi elementare.

 

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