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2025-01-13 I cieli di Philadelphia di Liz Moore

 ·       Un libro ben costruito. Già nella prima pagina si trovano tutti gli elementi della storia, nell’ultima pagina invece la morale: chi non riceve amore e nasce in un contesto disagiato vivrà sul crinale tra legalità e illegalità.  Il pianto disperato della bimba nell’ultima pagina è la chiave di lettura. La bimba rappresenta il futuro, la possibilità, ma il racconto si conclude sul suo grido disperato perciò resta il dubbio che il finale sia positivo

·       Esce dai cliché dei romanzi: è un poliziesco ma anche un libro che parla di forte sentimento umano e della ricerca di amore. Terribile la figura anaffettiva della nonna che ha il cuore indurito dalle avversità.

·       Ben descritto il rapporto tra le sorelle. Interessanti le figure femminili, più delle maschili. Opinioni discordanti sui flashback che per alcuni infastidiscono la lettura mentre per altri la arricchiscono

·       Si avverte un cattolicesimo opprimente. Il titolo italiano del libro è fuorviante, quello originale è “Long bright river” cioè “Lungo fiume luminoso”.

·       Alcuni colpi di scena risultano troppo artificiali, così come la dicotomia tra le due sorelle: la buona e la cattiva. Il ritorno del padre è una concessione al meccanismo narrativo

·       Dipinge una famiglia disgregata, un’America sofferta e disperata. In fondo descrive realtà non molto diverse da quelle che spesso ritroviamo vicino a casa

·       Scrittura scorrevole e piacevole ma l’ho trovato un po’ lungo. Tra i personaggi maschili, Truman esce vincitore in quanto si prodiga per i bisognosi, invece Simon che forse manipola Micaela, è un personaggio meno nobile d’animo

·       Non un capolavoro ma gradevole. Del libro salvo l’abilità di parlare del passato e del presente, cioè di alternare due piani diversi, e la capacità di mettere a fuoco un’umanità dolente. Non mi è piaciuto l’happy end finale che ho trovato stonato

·       Trama accattivante e realistica. Il problema del fentanil, infatti, è assolutamente attuale negli Stati Uniti. Un libro di finzione ma che racconta situazioni vere

·       Un testo molto Americano. L’autrice ben descrive i sentimenti. La storia è ricca di eventi ben narrati ed è di facile lettura. Ogni tanto si ritrova un tocco poetico. Micaela è il personaggio che più mi è piaciuto: ruvida, caparbia ma onesta.

·       Si può leggere la conclusione in senso positivo nel fatto che non c’è più solitudine bensì una rete di affetti

Un elemento che accomuna tutti i personaggi è la loro evoluzione: tutti cambiano nel corso della storia

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