· Un libro ben costruito. Già nella prima pagina si trovano tutti gli elementi della storia, nell’ultima pagina invece la morale: chi non riceve amore e nasce in un contesto disagiato vivrà sul crinale tra legalità e illegalità. Il pianto disperato della bimba nell’ultima pagina è la chiave di lettura. La bimba rappresenta il futuro, la possibilità, ma il racconto si conclude sul suo grido disperato perciò resta il dubbio che il finale sia positivo
· Esce dai cliché dei romanzi: è un
poliziesco ma anche un libro che parla di forte sentimento umano e della
ricerca di amore. Terribile la figura anaffettiva della nonna che ha il cuore
indurito dalle avversità.
· Ben descritto il
rapporto tra le sorelle. Interessanti le figure femminili, più delle maschili.
Opinioni discordanti sui flashback che per alcuni infastidiscono la lettura
mentre per altri la arricchiscono
· Si avverte un
cattolicesimo opprimente. Il titolo italiano del libro è fuorviante, quello
originale è “Long bright river” cioè “Lungo fiume luminoso”.
· Alcuni colpi di
scena risultano troppo artificiali, così come la dicotomia tra le due sorelle:
la buona e la cattiva. Il ritorno del padre è una concessione al meccanismo
narrativo
· Dipinge una
famiglia disgregata, un’America sofferta e disperata. In fondo descrive realtà non molto diverse da
quelle che spesso ritroviamo vicino a casa
· Scrittura scorrevole e piacevole ma l’ho
trovato un po’ lungo. Tra i personaggi maschili, Truman esce vincitore in
quanto si prodiga per i bisognosi, invece Simon che forse manipola Micaela, è
un personaggio meno nobile d’animo
· Non un capolavoro ma gradevole. Del libro
salvo l’abilità di parlare del passato e del presente, cioè di alternare due
piani diversi, e la capacità di mettere a fuoco un’umanità dolente. Non mi è
piaciuto l’happy end finale che ho trovato stonato
· Trama accattivante e realistica. Il
problema del fentanil, infatti, è assolutamente attuale negli Stati Uniti. Un
libro di finzione ma che racconta situazioni vere
· Un testo molto Americano. L’autrice ben
descrive i sentimenti. La storia è ricca di eventi ben narrati ed è di facile
lettura. Ogni tanto si ritrova un tocco poetico. Micaela è il personaggio che
più mi è piaciuto: ruvida, caparbia ma onesta.
· Si può leggere la conclusione in senso
positivo nel fatto che non c’è più solitudine bensì una rete di affetti
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