Cerca nel blog

2024-01-08 Due vite di Emanuele Trevi

 

·       Amo il romanzo classico, questo è una via di mezzo. Racconta i caratteri delle persone e l’amicizia

·       Mi è piaciuto molto. Non c’è una trama, ma tutto ruota intorno all’amicizia. I personaggi sono descritti come se fossero scolpiti. Carbone chiede molto agli amici, ha un bisogno assoluto di perfezione ed è pieno di mal di vivere. Pia, invece, è descritta un po’ meno

·       Non ho ancora capito se mi è piaciuto o no. I personaggi sono odiosi, mentre ho apprezzato il linguaggio. Pia è precisa e leggera, mentre lui è pesante

·       Mi sono avvicinata a questo libro perché amo Pia Pera per le scelte coraggiose che ha fatto, ma qui non l’ho trovata. E’ un libro un po’ freddo, ma forse è voluto per non farne un melodramma

·       Fa una radiografia dei personaggi e vivere con un bipolare come Rocco non è facile. Lei è tormentata per avere idee politiche distanti dal suo ambiente d’origine. Quando si ammala insegna come vivere la malattia senza piangersi addosso

·       Non mi ha molto emozionato. E’ vero che le persone non le conosciamo mai del tutto

·       Ha uno stile molto letterario. Non mi piace quando filosofeggia, meglio il sano realismo, come Courbet e la sua Origine del mondo

·       Stile bello, profondo, “ritratto scritto”. La descrizione di Rocco e Pia è sbilanciata, lei è un po’ edulcorata e stereotipata. Si sente lo sguardo diverso perché diverse sono le amicizie tra maschi e femmine

·       Ho ammirato la scrittura, soprattutto le prime 50 pagine, che sono descrittive. Poi, invece, ho incontrato il vuoto, non c’è pathos né emozione e le tematiche intorno all’amicizia sono svanite. Bella la scrittura, ma fine a se stessa. E’ un omaggio ai due amici, dedicato alla cerchia di letterati

·       Piaciuto tantissimo e mi ha molto commossa perché parte con una certa distanza e poi arriva a emozionarti. Con Rocco il rapporto è intenso e complesso, si allontana e si avvicina a lui, descrivendo i suoi aspetti positivi e negativi. Con Pia, essendo una donna, sembra distaccato, ma la stima per il percorso che ha fatto nella sua vita. Lui si mette al di fuori per poterli descrivere e non per freddezza, ma con cautela e delicatezza. Racconta la storia dei suoi amici, morti prematuramente, per poterli lasciar andare. Ci sono molte citazioni e letteratura, ma non l’ho trovato autoreferenziale. E’ un libro di armonia, quasi musicale

·       Non mi ha entusiasmato, non rivela l’amicizia e la scrittura è pretenziosa, con citazioni letterarie fatte per una élite. Anche quelle filosofiche sono pretenziose. Non mi ha tirata dentro

·       Sono amici, ma anche scrittori ed è per questo che parla di letteratura. Rocco, come Hillmann, ci dice che dentro di noi ci sono mondi complessi e la definizione psichica esclude tutto il resto. Pia ritorna alla sua vera vocazione

·       Ho letto solo le prime 50 pagine e le ho trovate escludenti

·       I toni sono pacati, il libro scorrevole. Sempre sottotono, racconta le vite dei suoi amici, con un senso di colpa nei confronti di Rocco, perché si è allontanato da lui, e di Pia, per la sua malattia

Nessun commento:

Posta un commento