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2024-02-05 L'invenzione di noi due di Matteo Bussola

·       Romanzo pretestuoso, presuntuoso, anche un po’ ingenuo.

·       Libro troppo moderno, mi sono piaciuti i capitoli brevi, non le parolacce a ripetizione.

·       Perché i due protagonisti non si sono parlati?

·       Come in un romanzo alla Agatha Christie, l'autore rivela subito come va a finire.

·       Lui prepara cose, sempre innamorato, senza chiedersi se lei lo ama. Poi qualcosa si rompe. Cercano rimedio.

·       Scolastico, adolescenziale, di poco spessore. Capitoletti con titolo e sospensione finale, immaturo.

·       Lei si rende conto che le cose non vanno, lui non ha strumenti per capire cosa succede. È davvero amore o solo paura del vuoto?

·       Occasione persa. Interessante il riprendere il rapporto attraverso la scrittura, ma non evolve mai, nonostante il lieto fine superficiale.

·       Un amore che muore d’inedia, l’ho trovato molto vero. Grande amore, caduta, rinascita. Bellissimo il finale, lei capisce che c’è l’amore e lo vuole salvare, coinvolge lui nella scrittura e fanno qualcosa insieme.

·       Lui rinuncia a tutto per amore di lei, escamotage della scrittura perché è l’unico linguaggio che lei capisce. Lui scarsissima considerazione di sé, lei molto egoista. Improbabile.

·       Bello il loro conoscersi e riconoscersi, dapprima nell’immaginazione poi nella realtà. Interessante l’espediente del fingersi un altro attraverso la scrittura, di modo che lei si possa vedere attraverso gli occhi di lui prima e i suoi stessi occhi do. Crescita di entrambi.

  

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