· Romanzo pretestuoso, presuntuoso, anche un po’ ingenuo.
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Libro
troppo moderno, mi sono piaciuti i capitoli brevi, non le parolacce a ripetizione.
·
Perché i due protagonisti non si sono parlati?
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Come
in un romanzo alla Agatha Christie, l'autore rivela subito come va a finire.
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Lui
prepara cose, sempre innamorato, senza chiedersi se lei lo ama. Poi qualcosa si
rompe. Cercano rimedio.
·
Scolastico,
adolescenziale, di poco spessore. Capitoletti con titolo e sospensione finale,
immaturo.
·
Lei
si rende conto che le cose non vanno, lui non ha strumenti per capire cosa
succede. È davvero amore o solo paura del vuoto?
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Occasione
persa. Interessante il riprendere il rapporto attraverso la scrittura, ma non
evolve mai, nonostante il lieto fine superficiale.
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Un
amore che muore d’inedia, l’ho trovato molto vero. Grande amore, caduta,
rinascita. Bellissimo il finale, lei capisce che c’è l’amore e lo vuole
salvare, coinvolge lui nella scrittura e fanno qualcosa insieme.
·
Lui
rinuncia a tutto per amore di lei, escamotage della scrittura perché è l’unico
linguaggio che lei capisce. Lui scarsissima considerazione di sé, lei molto
egoista. Improbabile.
·
Bello
il loro conoscersi e riconoscersi, dapprima nell’immaginazione poi nella
realtà. Interessante l’espediente del fingersi un altro attraverso la
scrittura, di modo che lei si possa vedere attraverso gli occhi di lui prima e
i suoi stessi occhi do. Crescita di entrambi.
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