· Inno all’amicizia. Lenny è un ragazzo sfortunato
e non è facile avere a che fare con lui, ma mitiga la solitudine. Scrittura
precisa ed evocativa. Personaggi reali. Denuncia sociale delle condizioni dei
poveri braccianti. Sogno americano inarrivabile.
·
Capolavoro, perfetto nei suoi ingredienti.
Scritto teatrale. Personaggi con grande dignità. Tema dell’amicizia come
necessità per la sopravvivenza.
·
Personaggi spiccati e una serie di grandi
metafore: solitudine, amicizia, natura cattiva (nessuno va in Paradiso). Ognuno
vive per se stesso.
·
Traduzione di Pavese ricca ed elegante, ma non è
il mio genere di lettura.
·
Moderno, umano. L’amicizia che si avvicina
all’amore, come la scelta di uccidere Lenny.
·
Letto con sospetto perché in genere non amo la
letteratura americana. All’inizio non ero sicura che fossero davvero amici, ma
avessero un rapporto d’interesse. Libro-denuncia della società di allora.
Umanità buia, elementare, sogno irrealizzabile.
·
Sogno impossibile che però alimenta la speranza
per poter andare avanti giorno dopo giorno. Più che il sogno americano è
qualcosa che aiuta a uscire dalla disperazione. E’ un mantra, una ninna nanna
che accompagna Lenny fino a una fine dolce, come un’eutanasia. E’ una denuncia,
molto attuale, dei lavoratori stagionali che assomigliano ai nostri. Non ho
trovato nessuna redenzione. L’unica donna, disperata e sola, cercava un dialogo
con Lenny per rompere il suo isolamento. L. era l’unico non spaventato da lei
perché era innocente e questo George lo apprezzava.
·
Sembra scritto per il teatro. La tensione si
basa sull’ossessione, sulla paura che succeda un dramma. Lenny fa la stessa
fine del cane. Bellissimo il capitolo con il nero: fa entrare Lenny, poi lo
provoca e infine lo tranquillizza. L. gli racconta il loro sogno, ma il nero lo
disillude provocando in lui il terrore di rimanere solo. Anche la moglie ha
un’ossessione: quella del cinema.
·
Attuale, stile asciutto e poetico. Non ho colto
il senso del fallimento. Belli i personaggi. L’amicizia è sincera. Il tipo con
il cane è dolce. Slim, il capetto, è intelligente e sensibile. Sono
rappresentate tutte le condizioni e le emozioni umane, ma sono tutte persone
indipendenti e non umiliate, che progettano un futuro migliore. Il senso di
solitudine è come quello che viviamo oggi. La speranza è sempre alimentata dai
sogni che, in questo libro, sono infranti per tutti, anche per la moglie, che
rappresenta la tentazione: è un riferimento biblico del male, come il serpent.
·
Emozionante, di un’umanità profondissima. Non
sono “vinti” come i Malavoglia perché hanno la capacità interiore di reagire.
La disparità sociale e la condizione di ultimi si può combattere perché puoi
sognare.
·
L’autore è interessato al mondo dei diritti dei
poveri e grazie alla sua sensibilità riesce a raccontarli senza
sentimentalismi, ma descrivendo la realtà. E’ un’umanità che prova amore e
affetto, ma anche rozzezza e durezza. E’ un libro vero, autentico. Non è
consolatorio e non fa sconti perché la loro è una vita fallita fin dall’inizio.
· Taglio teatrale, dramma sociale come i nostri migranti.
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