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2024-10-07 Un dettaglio minore di Adania Shibli

 

·       Entrambi i due personaggi, il militare e la ragazza, sono nevrotici e invasati.

·       Mi ha trasmesso uno stato di angoscia. La scrittura è nitida e precisa. Sembra di essere nel labirinto di Arianna.

·       Sono due persone sole. Lui nevrotico, non ha potere sui suoi commilitoni. Lei non riesce a trovare la strada e non si capisce perché vuole sapere cos’è successo. Il finale lascia a bocca aperta.

·       Mi è piaciuto e mi ha emozionato la sua scrittura così intensa. Brava nel calibrare le parole, poetiche e dettagliate. Geniale nel dividere di netto i due episodi. Quello della ragazza è un viaggio alla ricerca di sé. L’anonimato la rende invisibile come sono tutti gli oppressi. I cani fanno da colonna sonora. Il “dettaglio minore” è quello che ci porta alla verità.

·       Influenzata dagli avvenimenti di oggi, ho pensato che un dettaglio può identificare un corpo. La descrizione dettagliata ci restituisce l’orrore e la violenza che oggi c’è in quei luoghi. Vuole trasmetterci angoscia per renderci responsabili di ciò che accade in quei territori.

·       L’ho amato molto perché la scrittura è angosciante, ma anche leggera. Le piccole cose generano tutto.

·       Libro potente che comunica quello che si vive in quei luoghi. Grido di aiuto e di dolore.

·       Il finale te lo aspetti dall’inizio, ma lo stesso poi non ci volevo credere. L’ossessività dei gesti sembra una difesa. La descrizione è fisica, corporea. La vita in Palestina è come quella in un carcere, si vive con la paura.

·       Bellissimo. Quando lei inizia il viaggio è in ansia ma parte come se dovesse seguire il suo destino. C’è una tensione continua. Ti fa entrare nella loro vita.

·       Le due parti sono speculari: la prima è reale e gli odori che lui sente ci sono anche nella seconda parte. La ragazza si identifica nell’araba stuprata e quando la uccidono le due parti si sovrappongono.

 

 

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