Quello che segue più
che un verbale degli interventi emersi nell'incontro, è una relazione sintetica
che riporta alcuni punti espressi e caratterizzanti il libro in generale. Secondo
questo approccio vedremo in particolare lo stile, i personaggi, i
contenuti e l'ambiente.
Lo stile e la scrittura sono stati definiti da tutte e tutti molto interessanti,
In qualche caso il libro è stato giudicato come un piccolo romanzo di altissimo
livello letterario grazie allo stile conciso, essenziale, limpido. La brevità
dello scritto, secondo molti interventi, non pregiudica la profondità della
narrazione e della descrizione dei caratteri dei personaggi. In poche pagine
con sintetiche descrizioni l'autrice riesce a trovare gli accenti giusti per
comunicare a chi legge l'essenza della personalità, se pure complessa, della
protagonista.
I personaggi, pochi, sono ben delineati,
se ne segue il percorso spesso con stupore per il destino particolare e per la
forza dei loro caratteri. La sorte della protagonista
e le vicende che tormentano il suo cuore e la sua mente sono portati alla luce
dall'autrice con così tanta maestria e profondità da suscitare coinvolgimento e
creare in chi legge reazioni diverse, forti, contrastanti: dalla compassione al
fastidio. La sua figura e il suo vissuto, combattuto tra i sentimenti di amore
inespresso, di invidia dell'altrui destino, della rabbia e della commiserazione
di se stessa dividono lettrici e lettori su versanti opposti. Da una parte
anima una certa condivisione dolente per il
destino di sconfitta, dall'altra provoca irritazione, disagio per la sua
incapacità di vivere liberamente la vita, in particolare quando la protagonista
appare incapace di riconoscere il proprio talento e di nutrirlo come
meriterebbe.
I contenuti del romanzo si muovono in varie direzioni, toccano molte
tematiche, si va dalla situazione sociale di grande povertà in cui è immersa la
protagonista che rimanda al contesto storico della fase post rivoluzionaria in
Russia, fino a quella più intima della sua condizione di figlia illegittima,
stigma che la accompagnerà sempre, segnandone il destino. E' stato anche
indicato da diversi interventi come il vissuto della protagonista sia
assimilabile a quello di un caso psicopatologico. Un disagio e uno stato
mentale malato che si esprimono attraverso varie e contrapposte reazioni
interiori: furore, senso dell'ingiustizia subita, vittimismo, invidia, rassegnazione,
desiderio di vendetta, depressione in una oscillazione che solo alla fine
sembra aprirsi a uno spiraglio di speranza. Si è anche sottolineato come il
destino della protagonista assomigli a quello di alcuni personaggi letterari
dell'epoca (vedi di Svevo “La coscienza di Zeno”), sopraffatti da inettitudine,
impotenza, rassegnazione che conducono i personaggi verso esiti di fallimento.
Alcuni interventi hanno sottolineato l'assurdità di questo comportamento
soprattutto, come si è detto, quando la protagonista ignora risorse e occasioni
(grazie alla musica) e si comporta quasi da ingrata in una spirale di
distruzione e autodistruzione. Qualche intervento suggerisce che l'autrice,
creando questo ritratto femnminile, voglia stimolare chi legge a prendere le
distanze da un tale vissuto, invitando a non percorrerne la strada.
Il contesto storico e l'ambiente restano
sullo sfondo, ma non per questo sono meno importanti e determinanti la sorte
della protagonista. Siamo nella fase post rivoluzione del 1917, la situazione
nel Paese è molto critica, il popolo vive in condizioni durissime, di fame e
povertà. L'autrice, mentre narra le vicende della sua protagonista, racconta la
storia di fuga di tanti suoi connazionali dalla Russia, che lei stessa ha
vissuto. Dipingendo le difficoltà del distacco e dell'inserimento, in questo
caso a Parigi, descrive un vissuto comune, carico di contraddizioni che
sembrano quasi ridimensionare la portata e il valore storico degli avvenimenti
del suo paese.
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