Cari tutti,
lunedi' 22.6.2015 ci siamo confrontati, come da programma, su "Una questione privata",
di B. Fenoglio, che è stato molto apprezzato da tutti, in primo luogo per lo
stile scarno, asciutto (modellato sulla lingua inglese, amatissima dall'A.), ma
non per questo meno efficace nel descrivere le situazioni, i personaggi ed il
paesaggio invernale delle Langhe, dominato dalla nebbia, dalla pioggia e dal
fango. Uno scenario ideale per sottolineare tanto la drammaticità del momento
storico che i sentimenti cupi e tumultuosi di Milton, dominato dalla volontà di
verificare fino in fondo se il suo amore per Fulvia abbia un futuro o se la
ragazza si sia invece legata a Giorgio, un suo amico e commilitone nelle file
delle brigate badogliane. Al riguardo qualcuno ha trovato che questa prospettiva
privata, sentimentale, risulti un po' riduttiva rispetto alla tematica della
Resistenza, mentre altri vi hanno visto la soluzione migliore per far risaltare
l'umanità di qs. partigiani, votati alla causa ma inevitabilmente condizionati
nel bene e nel male dai propri bisogni, interessi ed affetti. Esattamente come
le numerose belle figure del mondo contadino, non impegnate direttamente nel
conflitto ma pronte a fornire aiuto ed assistenza ai partigiani, nella speranza
della loro vittoria finale e della comune liberazione dalla barbarie
fascista.
Il finale, incompiuto per la morte di Fenoglio, è aperto e, che, tanto
che Milton muoia o meno, ben esprime l'ossessione della morte, presente come
quella dell'amore in tutte le pagine del libro, visivamente e talora
visionariamente incalzanti come in un film (non a caso dal '67 al '91 ci sono
state ben tre trasposizioni cinematografiche del romanzo).
Bene. Passando al futuro, ci ritroveremo il 21 settembre per discutere su
"Il bisogno di essere come tutti", di F. Piccolo, premio Strega 2014, e per
programmare le attività del 2014-2015.
Buone vacanze e buone letture a tutti
Bruno
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